In questa pagina è riassunto il mio progetto del 2012 intitolato “Haiku 365 – 365 Immagini” che prevedeva la pubblicazione quotidiana di un Haiku corredato da una fotografia.
# 001
nuvole bianche
piramidi di latte
spore, silenzio
# 002
cerchi nell’acqua
come foglia galleggio
antica magia
# 003
cielo di piombo
soffocato nel vento
un fischio vano
# 004
schiocco di frusta
cavalli, occhi folli
serpi tra i ricci
# 005
astri di ghiaccio
attraversano il cielo
stride la luna
# 006
cielo di pece
fugace apparizione
d’un fuoco fatuo
# 007
bosco profondo
solo, groppo alla gola
branco di lupi
# 008
tappeto d’erba
macchiato dalla neve
fate di fango
# 009
cocci di vetro
specchio del firmamento
opalescenze
# 010
come un passero
sull’orlo di una barca
alla deriva
# 011
soffio di vento
castello traballante
color lavanda
# 012
Astro del giorno
una lanterna, magica
eremo vuoto
# 013
grani di sabbia
in fondo alla clessidra
scorie di tempo
# 014
mite pifferaio
dai tuoi brevi solfeggi
sbocciano ninfee
# 015
spacca la neve
l’orma di un drago folle.
Trucchi da gnomo
# 016
tra le ginestre
si scompiglia la quiete.
Battito d’ali
# 017
appese a un filo
cento spade di ghiaccio
calici vuoti
# 018
nebbia di gesso
distorce la distanza
tra cielo e terra
# 019
lenzuola al vento
danzano tra le case
all’unisono
# 020
sazio di vita
il giorno si dissolve
mandorle amare
# 021
note languide.
Esercizi di piano
nella penombra
# 022
anime in volo
in cerca di spifferi
cavalcano da est
# 023
la primavera
schiude piano la porta
ed entra il mondo
# 024
tremito sordo
l’attimo si congela.
Unghie sul tronco
# 025
la mente è un luogo
in cui germoglia il seme
dell’illusione
# 026
il nuovo giorno
cavalca le nuvole
color giunchiglia
# 027
soffio sull’acqua,
confusa tra i riflessi
la rinascita
# 028
il buio nasconde
resti di un sogno ingenuo.
Ombre cinesi
# 029
Madre dei flutti
insegnami la magia
delle tempeste
# 030
l’uomo cancella
con un colpo di spugna
il suo passato
# 031
tronco di quercia
dimora di sciamano
soglia mistica
# 032
la storia poggia
su leggende in bilico,
onde di creta
# 033
folle attrazione
la neve ha per la terra,
senza futuro
# 034
dolce vibrare
canto senza parole
onda di neve
# 035
ruota d’argento
apri la porta all’oblio.
Entra l’inverno
# 036
mitica fonte,
dall’eterno torpore
desta la terra
# 037
alle fontane
s’incontrano le fate
per dissetarsi
# 038
occhi di pietra
indicano la strada
per il ritorno
# 039
disavventure
incastrate nel tempo.
Arte da strada
# 040
acquaio di sabbia
eretto per dispetto
sulle conchiglie
# 041
Musa, guardami
riconosci lo sguardo
d’un visionario?
# 042
lungo la strada
l’ingrediente mancante
d’un sogno allegro
# 043
Piccoli nodi
ingarbugliano trame
quasi perfette
# 044
dei nostri passi
l’affanno nei respiri
contro il silenzio
# 045
solo di rado
l’ombra si dimentica
della materia
# 046
tra il bruno e il giallo
avanza la mia torre
sulla scacchiera
# 047
È tutto ciò che ho:
il battito del cuore
e questo istante
# 048
tra quegli artigli,
un ultimo volteggio.
Portami a terra
# 049
nel tuo riflesso
la sfuggente vanità
di questo cielo
# 050
dolce illusione;
ciò che ti sopravvive
non lo possiedi
# 051
alle promesse
e all’amarezza è immune
chi va lontano
# 052
eroi e canaglie
scardinano le rime
dei cantastorie
# 053
le inquietudini
emergono dal fondo,
come naufraghi
# 054
una folle corsa
per divorare il tempo
che ora mi sfugge
# 055
del tuo profumo
la nota, la più dolce
non mi distoglie
# 056
inchiostro nero
un antico rimedio
scaccia demoni
# 057
colpi di remo
ombre che scivolano
nella laguna
# 058
giochi di luce
sotto la superficie
collane di alghe
# 059
sotto le dita
un destino ruvido,
scaglie di cielo
# 060
nella penombra
le spirali graffianti
d’un grammofono
# 061
la primavera
profuma d’illusione
e caramelle
# 062
se non le scrivo
giacciono le parole
mute, sul fondo
# 063
figlio del vento
oggetto del tuo sguardo,
dimmi chi sono
# 064
nell’aria umida
un fischiettio sommesso
da partigiano
# 065
pallide orchidee
volteggiano con garbo
danza dei veli
# 066
senza parole
l’attesa si consuma
tra le acque cupe
# 067
velo di nebbia
a malapena distinguo
tra sogno e realtà
# 068
nuvole bianche,
attraverso la piazza
a passo lento
# 069
immortalità:
il tempo è pura utopia
l’attesa è vana
# 070
al sesto tocco
mi guardi e non afferri
l’ultimo raggio
# 071
mentre sorridi
s’allunga l’ombra pigra
scende la sera
# 072
anche gli angeli
a caccia di un parcheggio,
marzo e si gela
# 073
prismi di luce
filtrano tra le ciglia
d’un sogno a metà
# 074
Roma sopporta
l’inarrestabile invasione
dei millepiedi
# 075
bandiere al vento
l’ambigua relazione
uomo – macchina
# 076
fiori di pruno,
s’affanna tra i pistilli
il primo bombo
# 077
giovani foglie,
mastico un filo d’erba
che sa di verde
# 078
resto in silenzio
tra i ninnoli si scalda
la lucertola
# 079
all’improvviso
esplodono d’allegria,
primule gialle
# 080
una nuvola
il mare si fa scuro:
altra nuvola!
# 081
verso le cinque
la sfida del secolo:
io prendo i rossi
# 082
l’aria elettrica
si annodano i capelli,
che strano.. piove
# 083
un grido rauco
l’acqua esplode in schegge, poi..
nulla, sbadiglio
# 084
neanche per magia:
per comandare il mare
serve la luna
# 085
fiori di roccia,
la forza prorompente
di ciò che è breve
# 086
pochi secondi…
il tempo non rammenta:
noi, ombre lievi
# 087
a mezza voce,
le parole sciamano
tra i moscerini
# 088
rombo d’un aereo,
rimbalza tra le nubi,
tarda a svanire
# 089
io e te in silenzio
i fiori del tuo foulard
danzano al vento
# 090
la brezza gonfia
il mare, le lenzuola
seguono le onde
# 091
tra i gigli bianchi
s’intorpidisce al sole
una lumaca
# 092
luce indiscreta
da un gregge di nuvole
è uscito il sole
# 093
non ha mai fine
il finto baloccare
dei cherubini
# 094
una canzone
nel dialetto del mare
ruvida, dolce
# 095
anche il cielo blu
solletica l’istinto
dei viaggiatori
# 096
specie la notte
riscrivo con la mente
l’ultima scena
# 097
nubi a strascico,
una carezza fredda
pettina il prato
# 098
stelle di latta
non si rallenta il passo
di chi ritorna
# 099
nelle tue storie:
gorghi d’acqua spumosa
e fauni infidi
# 100
nel bosco spoglio
la luce del mattino
piove dall’alto
# 101
occhi di pietra
senza stelle, nè luna
né vento. Muti
# 102
sale dal basso
il canto monotono
delle monache
# 103
ad occhi chiusi
dispiego le ali al sole;
linfa tiepida
# 104
muschio fradicio,
il mare alita piano
tra le fessure
# 105 nel cielo nero
s’incendia un fiammifero
la terra freme
# 106
resto a guardarti,
le ombre si attorcigliano
anche alla luna
# 107
gocce di pioggia
catturano il profumo:
fiori di lillà
# 108
so che sorridi
incerto sulla soglia,
begonie rosse
# 109
colpo di vento:
la fiamma del mio lume
si piega a destra
# 110
senza preavviso:
l’urlo rauco d’un falco
spacca il silenzio
# 111
rozzo e divino:
l’oro giallo del sole
le pietre nude
# 112
senza volerlo –
inspiro piano e soffio
– dai.. lo volevo
# 113
piccola daisy
guardati dagli amanti
goffi e insicuri
# 114
un urlo prima
di scendere – il vento
gonfia le gonne
# 115
nuvole in corsa
agitano le chiome
e vanno altrove
# 116
la pioggia e il vento
strimpellano sui vetri
un motivetto
# 117
giochi di luce:
un raggio obliquo scorge
l’anima scura
# 118
il fiato corto
sul sentiero, nessuno.
Lo stagno vuoto
# 119
foschia dal suolo:
sullo sfondo del cielo
un faggio nero
# 120
a pochi passi
rami gonfi di linfa:
qui inizia il bosco
# 121
tronchi caduti
giacciono alla rinfusa:
Pan gioca a Shangai
# 122
la luce cambia
sui muri s’agitano
santi e farfalle
# 123
per colazione:
marmellata di prugne
forse la pioggia
# 124
ogni mattina
sottraggo qualche grano
al tuo rosario
# 125
edere e rovi
il respiro tradisce
la mia presenza
# 126
ninfa di stagno,
se solo tu sapessi
che cos’è un bacio
# 127
l’urlo del mare
il vecchio peschereccio
non trova pace
# 128
candele spente
l’organo inciampa sul sol
… e ricomincia
# 129
di padre in figlio:
collane d’oro giallo
per eredità
# 130
la tua ombra fredda
mi gocciola sui piedi:
mora e melone
# 131
l’aria si sfalda
sciami di moscerini
fan bolle ovali
# 132
correnti fredde
dal fondo un ciuffo d’alghe
sfiora la chiglia
# 133
tra cime glabre
s’arruffano i mirtilli:
le dita viola
# 134
In cima al giorno
un urlo per svegliare
l’uomo che dorme
# 135
nubi maggio:
alcune s’impigliano
al campanile
# 136
rosa canina:
tra i petali nascondo
il mio imbarazzo
# 137
nei garofani
la molle svagatezza
di poeti afoni
# 138
fiori d’acacia:
scintille di cometa
cadute a terra
# 139
in qualche posto
dovevi pur finire,
piccolo seme
# 140
solo rovine!
il battito irritato
del tuo ventaglio
# 141
per voce sola
il requiem v’accompagni –
anime in volo
# 142
nei campi verdi
sparsi da uno starnuto:
i papaveri
# 143
chiusa nel palmo
l’essenza dell’estate:
foglie di menta
# 144
la notte chiama
metto qualcosa di blu
tu – già per strada
# 145
la vita eterna –
sulla giostra si sale
senza biglietto
# 146
chiuse nel marmo
fioriscono per sempre
foglie d’acanto
# 147
trafigge il sole
il contorno impreciso
di un aquilone
# 148
lavanda in fiore:
sotto il peso d’un bombo
oscilla piano
# 149
storie di guerra:
il gufo non ha nulla
da rimproverarsi
# 150
antico chiostro
invaso dai sussurri
di forestieri
# 151
spicchi di mela:
con le bucce facciamo
stelle filanti
# 152
antico boudoir:
l’eco dei tuoi bisbigli
sfiora le volte
# 153
la notte insonne:
di stanza in stanza inseguo
il giorno nuovo
# 154
lenti migriamo
arabeschi di luce,
sul grigio asfalto
# 155
al mio silenzio
s’aggroviglia la lenza
del pescatore
# 156
portami a terra
lungo la via del mare:
stella elettrica
# 157
l’ora più lunga
nell’ombra dimora:
essenza dell’ozio
# 158
il mare canta
brucia sotto le mani
la barca in secca
# 159
quella nostalgia:
un lupo senza luna
blu dolcissimo
# 160
un rosso d’alba
ogni giorno l’alba, sai
ha un sole nuovo
# 161
con il mio tempo:
l’arte imbroglia la vita
ora – e ancora
# 162
geme nel caldo
barometro ferroso
seme sterile
# 163
notte di fuoco:
il fiato dei cavalli
buca la nebbia
# 164
Il sole cala
su di un libro di poesie
posa le sguardo
# 165
fili d’argento
scendono come pioggia
dai tuoi ninnoli
# 166
senza parole:
si secca nell’attesa
goccia d’inchiostro
# 167
per chi ti vuole
parla ancora d’amore
sul mio cuor, Mariù
# 168
le labbra viola
scolorite nel freddo
del primo bagno
# 169
terra immobile
appesa a un filo d’acqua
tremante, l’ombra
# 170
Il vento soffia
nel vuoto di un relitto
il nuovo giorno
# 171
l’estate attira
orde di giramondo:
è già vacanza
# 172
la porta s’apre
fresca m’investe l’aria
del tuo ventaglio
# 173
sui vetri è scritto
il volo disinvolto
delle garzette
# 174
nel tronco cavo
la cena improvvisata:
bacche, due noci
# 175
sul verde ombroso
poso il pennello arancio:
la perfezione
# 176
in un oceano
di occhi: anche le mani
toccano il cuore
# 177
notte di luna
sulla pelle lo sguardo
di mille occhi
# 178
ombre sfuggenti
sul volto della luna:
nere chimere
# 179
nell’ombra calda
fischio s’un filo d’erba:
nenia per viole
# 180
del creato
la terra, più che altro
mi meraviglia
# 181
sulla lavanda
si posa una farfalla
s’accentua lo swing
# 182
al melograno
s’avvinghia il monologo
sull’afa estiva
# 183
fugge un fagiano
dopo un bagno di fieno
pazzo d’amore
# 184
vanno nel vento
miste alla salsedine
erbe speziate
# 185
ellissi d’acqua
inondano i campi, noi
stretti nell’ombra
# 186
nei fiori scorgo
l’illogica ragione
del mio declino
# 187
astri per gioco
sui girasoli il peso
d’altrui vanità
# 188
pigrizia estiva:
perfino il sole tarda
nel suo calare
# 189
anice fresco:
la prima ricompensa
del pellegrino
# 190
notte d’insonnia
conto i monosillabi
puntuali del chiù
# 191
giochi nell’acqua:
guado il fiume saltando
di sasso in sasso
# 192
cinque sillabe
separo dall’inchiostro:
ispirazione
# 193
battito vano:
non solleva polvere
l’ala dei putti
# 194
guardano altrove
gli storni migratori
già irrequieti
# 195
uno sull’altro
cantano gli scriccioli
indaffarati
# 196
dalla banchina
l’eco allegro dei flutti
d’un vaporetto
# 197
rime baciate
esposte al ridicolo
del loro peso
# 198
amori estivi:
a bianche lune affido
un cuore a pezzi
# 199
il giorno langue
nella tediosa nenia
delle cicale
# 200
la casa rende
dei giorni già vissuti
aspri ricordi
# 201
E se pioveva:
mi teneva il nonno
fra i suoi tesori
# 202
note di strada
vanitose creature
figlie d’un soffio
# 203
corre nel cielo
un sole tallonato
da nubi nere
# 204
lettura estiva:
prima dell’alba fugge
solo il codardo
# 205
ancora un bacio
nel tintinnio di vetri
freddi di luna
# 206
questo sibilo
o canto di sirene
increspa il mare
# 207
oggi è soltanto
un pezzo di cielo – tra
ieri e domani
# 208
come ali d’aereo
sfrigolano nel vento
le buone nuove
# 209
appeso al muro
l’antidoto alla fobia
del foglio bianco
# 210
dal cielo cola
una striscia di luna
rima graziosa
# 211
porta d’Oriente:
per la città i miei sogni
lascia passare
# 212
sale il sentiero,
rotola a valle il fischio
d’una marmotta
# 213
velocemente,
nuvole inferocite
si divorano
# 214
l’amore è un soffio
io e te così diversi,
logiche estive
# 215
sull’acqua trema
l’immagine di un luogo
che non conosco
# 216
ride la luna
rotola sulla strada
giù – fino al mare
# 217
il verderame
sporca gli acini gonfi:
la nuova annata
# 218
l’ombra s’insinua
obliqua – nella risacca
del sole arreso
# 219
nessun rancore:
il verbo della strada
non ha passato
# 220
sbattono al vento
le porte del mattino
d’un colpo solo
# 221
felicemente
ostaggio – di un’estate,
una carezza
# 222
il cielo è sgombro
di lune – presto sarà
l’alba altrove
# 223
controcorrente
va talvolta il viaggio cieco
delle conchiglie
# 224
il sole affonda
in un manto di foglie
rosse di tuorlo
# 225
il sole scende
il mio viaggio continua
a ovest di niente
# 226
luna di carta
l’arco sottile fugge
spargendo stelle
# 227
le mie vacanze:
aspettative prive
dell’essenziale
# 228
sul ferragosto:
la massa migra – sempre
in cerca d’acqua
# 229
Il buio smorza
la debole ritrosia
dei grandi amori
# 230
‘ste vecchie case
addossate, tremanti
come pulcini
# 231
vecchi ricordi
e il pruno a sospirare:
foglie perdute
# 232
inerzia estiva,
questo verso incompiuto
lascio a domani
# 233
l’aria profuma
due passi nel vicolo
fresco di pane
# 234
dunque è l’estate
piegata alle regole
dell’apparire
# 235
mi godo il sole
punzecchiare gli angeli
del tuo soffitto
# 236
occhi sbarrati,
al buio ho offerto in cambio
un brutto sogno
# 237
non c’è più vento
è un gemito incessante
e il mare è cupo
# 238
tra i filari
lucciole scompigliate
ospiti brilli
# 239
nell’aria è dolce
l’immagine di te che
mi viene incontro
# 240
al capezzale
del sole già morente
ecco – Venere
# 241
stelle lucenti
semi di nuova vita:
il cosmo vive
# 242
così è il tuo sguardo
come l’ombra d’un ramo:
inafferrabile
# 243
la mente vuota,
nello sciabordio lento
della risacca
# 244
fruscio di foglie,
arpeggia nel cortile
il vento di ieri
# 245
oggi mi fingo
abete centenario,
piedi nel fango
# 246
ombra intagliata
testimone del tempo
nera polena
# 247
in ciò che guardo
io, della felicità
non colgo traccia
# 248
luci spezzate
come fili a tenere
insieme le ombre
# 249
cerchi nell’acqua
e un sasso per voi – fate
ritardatarie
# 250
d’un ira sorda
oggi il mare ne è preda
vuoto di luce
# 251
come amanti
avvolti nella sera,
gocce di miele
# 252
china celeste,
metto un fiore sulle “i”
di arrivederci?
# 253
antiche dita
intrecciate sul grembo
in pace, ormai
# 254
vento d’estate
fin qui rotola l’eco
del paradiso
# 255
il tempo cambia
ci scuote nel profondo
come pupazzi
# 256
nuvola bianca
facciamo un drago alato,
soffia più forte
# 257
fine d’estate
sulla porta di casa
due sedie vuote
# 258
c’è un tempo e un luogo
per dire addio al passato
metamorfosi
# 259
visti dal cielo
i fiori sono stelle
cadute a terra
# 260
il suo trapezio
il ragno dei roveti
fila pensoso
# 261
tiepido soffia
nel collo di bottiglia
vento d’autunno
# 262
giorni a venire,
del progetto più grande
non siamo consci
# 263
dietro l’aratro,
sotto gli occhi del cielo
la terra è nuda
# 264
scossi dal vento
oscillano i cipressi
neri di ciglia
# 265
la luce scende
sulla città, la sera
scende – e basta
# 266
festa d’autunno
i colori placano
le vecchie paure
# 267
notte da lupi,
la gialla scia di luce
la piazza vuota
# 268
così vicino
l’urlo del falco cade
qui – mi pare
# 269
gessetti rossi
sui gradini di casa
bouquet di fiori
# 270
sono felice
dici agitando un disco:
è un vecchio tango
# 271
quando fa buio,
la mia casa è un po’ tana
e un po’ convento
# 272
è ancora l’alba
senza un amante fa freddo
qui più che altrove
# 273
luce d’aurora,
un pizzico di buio
dà vita al giorno
# 274
la città vecchia
poggia sulle ginocchia
drappi di pietra
# 275
la pioggia lieve
riga la schiena curva
scioglie le dune
# 276
mosche d’autunno
volto le spalle e torno
ad occhi chiusi
# 277
l’ultimo tocco
scivola via nel buio
funghi – per cena
# 278
fine del mondo
incollata alla vita
una lumaca
# 279
l’essere vano
ape in cerca di miele
sazia di fiori
# 280
la primavera
matura nella pietra
calda d’autunno
# 281
luce diffonde
la forza della vita
pugno di terra
# 282
ora feconda
amor che dell’amore
pago, si nutre
# 283
cielo fradicio
fotogramma sbiadito
freddo deliquio
# 284
di malavoglia
dover abbandonare
il letto caldo
# 285
lama di luce
nel vicolo rincorre
ombre smarrite
# 286
in ogni torre
affonda la radice
lunga del cielo
# 287
rosso d’autunno
linfa che dalla terra
m’incendia il cuore
# 288
foglie cadute
tra muschio e torba l’oro:
malia barocca
# 289
scegliere strade
dove non passa ruota
né vagabondo
# 290
sta sulla porta
un mazzo d’erbe secche
reca – l’autunno
# 291
chiacchiere bigie
predicono il maltempo
noi, le cicale
# 292
Sì, fa più freddo
tra i nostri passi il vento
non fugge, vola
# 293
un nuovo sole
sorge sulla terra in cui
termina il viaggio
# 294
corpo assopito,
nuvole in abbandono
coro di storni
# 295
ampio volteggio
d’un gesto indefinito
antica marea
# 296
velo di nebbia:
lo strascico di ieri
lento si ritrae
# 297
grande sgomento
nel teatrino ambulante
fuggi, Giulietta
# 298
ad ogni passo
calpesto foglie secche
un po’ mi spiace
# 299
amara notte
dicono i barcaioli
– aspre, le stelle
# 300
.. è che siam nudi
nel vuoto di cornice
il vetro opaco
# 301
i miei ricordi:
la pietra reca impronte
di mani.. e unghie
# 302
sangue d’arteria
caldo è il raggio sfuggito
al temporale
# 303
un soffio appena
la mareggiata è un canto
che a lungo strema
# 304
la città langue
tonaca rappezzata
che un filo scioglie
# 305
brezza d’autunno
l’arabesco incompiuto
d’un nido vuoto
# 306
qualche piuma sta
sul bordo del ruscello:
dolci baruffe
# 307
il sole lancia
nel bosco il primo dardo
polvere d’oro
# 308
col vento il mare
mi porta il suo sapore
d’amaro sale
# 309
un lungo viaggio,
dei piedi imparo l’uso
– degli astri il nome
# 310
ombra evocata
nell’angolo di tempo,
cava segreta
# 311
andiamocene
visto che le parole
non mi salvano
# 312
l’anima spera
– persa la via d’ogni senso
in falsi miti
# 313
qualcuno osserva
il sole dissanguarsi
fornace ardente
# 314
il cielo cupo
al dondolio del vento
s’affida il tuono
# 315
stridio d’uccelli
nell’eco ripetuto
– amore vado
# 316
da dentro guardo
le stelle far capriole,
la corda tesa
# 317
bagno di luce
lo guardo si sofferma
esce, volando
# 318
note fiorite
gettate contro un vento
che non le teme
# 319
specchio eterno
segnato da un sorriso
anzi, trafitto
# 320
pazzi danziamo
fogli buttati al vento
bianchi di luna
# 321
anime nude
nel monastero urbano
contro la sera
# 322
la luce incendia
il buio, nel profondo
cade la goccia
# 323
la pioggia lenta
– un morso sulle labbra
è amara, cieca
# 324
l’ombra composta
intenta al suo ricamo
sogna l’amore
# 325
nel palmo stringo
un amuleto che scioglie
la nebbia grigia
# 326
note in sordina
l’artista girovago
siede in fondo al bus
# 327
grani di spezie
un grappolo di stelle
nel cielo cieco
# 328
pesante il remo
nel limo dei ricordi
il cuore oscilla
# 329
alla deriva
sì, ma so che son vivo:
so dove sono
# 330
un nuovo giorno
anche se schivo appare
come, già morso?
# 331
il sole tinge
il volto di chi varca
la città vuota
# 332
il sole affonda
scivola nel torpore
del dopo amore
# 333
piove, parliamo
al lume della sera
– il cielo è nullo
# 334
il mio pensiero
il lampo della falce
in gabbia morde
# 335
guardo l’inverno,
le spire voluttuose
d’un tè bollente
# 336
tutt’al più torno,
al calendario resta
un foglio solo
# 337
odor di cielo
di pioggia e mare nero,
nero pupilla
# 338
Dicembre a stelo
lungo come un sorriso
-voce posticcia
# 339
spoglia di rose
la sdegno della spina
non si consola
# 340
corpo dissolto
via d’acqua ricongiunta
neve, dopo tutto
# 341
severo soffia,
scompiglia le nostre ombre
rubate al sole
# 342
lenta si posa
la povere dei sogni
sul giorno fatto
# 343
luna tra i rami
brillio di dente d’oro
in bocca al buio
# 344
luce tagliente
sulle acque imbambolate
– solitudine
# 345
sfugge la luce
alla fredda carezza
della tenebra
# 346
scarpe slacciate
legna grossa sul fuoco,
la luce sporca
# 347
atto secondo
s’è storta all’angioletto
l’aureola bianca
# 348
legge che porta
la pietra dritta al fiume
la terra al frutto
# 349
la luce rada
che di stupore nutre
l’acqua, l’artista
# 350
lisa, cenciosa
la notte incontra il giorno
-con che coraggio
# 351
non mi appartiene
la terra – quest’ombra, no
– non mi appartiene
# 352
luce che inonda
il fiore dell’anima
nasce dal basso
# 353
nube stagnante
ferma, come un vomere
ficcato a terra
# 354
splendida per chi
dall’inferno riaffiora
la città vecchia
# 355
d’amori folli
di letti solitari
e brusche aurore
# 356
nubi argentate
incartano la terra
dono prezioso
# 357
l’alba gelida
appiccicate ai vetri
stelle appassite
# 358
nate all’oscuro
di ciò che le precede
-rose di latta
# 359
come una piuma
– promessa del domani
nel colpo d’ala
# 360
uomo di mare
osserva la sua barca,
vestito a festa
# 361
riflessi d’acqua
gelidi occhi negli occhi
tacciono il vero
# 362
raggio di luce
nel silenzio ostinato
metà sorriso
# 363
nel labbro morso:
l’istante senza pace
è vita persa
# 364
lo sguardo fisso
sul tempo, la sua piaga
umida, fresca
# 365
imprigionata
in uno slargo d’acqua,
mia cara terra
# dal pensare
fantastico,
cosa molto diversa
dal pensare
Leggi qui la pagina di chiusura del progetto https://ilsolitomood.wordpress.com/2012/12/31/dal-pensare/
splendidi questi haiku e anche le foto.
Grazie, mi fa molto piacere che ti piacciano. 🙂
Lavoro immane ditro il quale si intuisce un bel gioco di coppia, tu e lui, parole e immagini, rinnovato quotidianamente.
complimenti, bravi
ml
Incredibile lavoro, li leggerò tutti!
Sei sicura? Sei abbastanza costante? Buona lettura, benvenuta su questo blog e grazie per il commento.
Nella lettura sono costante, nel resto purtroppo no!