nella conversazione un gesto
spiega la caducità: il destino rovinoso
di ciò che è nato e ha goduto
almeno un istante della luce del sole
nell’apparente calma
di una tavola apparecchiata con belle porcellane e argenti lustri
atterra un pensiero e si ficca a metà
tra le pietanze
o più sotto, emerge dal fondo del mare come un pesce
a riprendere fiato; sorpresi
nel mezzo di quel gesto, congelati
qui, in questo punto
uno scheletro di stella polveroso
costringe a distogliere lo sguardo
dal vetro che divide il vuoto
dal vuoto
è un pensiero fasullo
(opera clandestina ferma alla dogana)
dai doganieri sarà distrutto
tra un minuto, vedrai
– a martellate
# 6