Sirtaki (mano nella mano)

In Grecia il 15 agosto, giorno dell’Assunzione è una festa religiosa molto sentita, ma è anche l’occasione per spezzare il ritmo della vita quotidiana e dare libero sfogo alla gioia popolare, al ritmo del Sirtaki.

C’eravamo anche noi e questo è il mio personale racconto per immagini, tra ritmo e gestualità.

Progetto: mani. Foto mie.

Psychro, Creta, 2014

L’aria retrò dell’Adriatico

Oltrepassati I moderni stabilimenti balneari di Cervia ci si imbatte nelle decadenti strutture un tempo destinate alle vacanze per l’infanzia. Alcune strutture sono in disuso, altre rinnovate e riconvertite. Ovunque si respira un’atmosfera emblematica e decisamente retro’.

Progetto: atmosfere. Foto mie.

Le comete e i cieli corti

I cieli sono corti quando le comete li divorano. Dalle sue parti gli aquiloni si chiamano così. Lui costruiva le comete e le faceva volare attaccate a uno spago attraverso il litorale. Passò metà della sua vita col filo tra le mani a valutare gli effetti della portata del vento, l’altra metà mescolando l’acqua alla farina per incollare carte leggere a canne secche di fosso.

Ai tempi della prima esibizione internazionale si affacciò accompagnato dal suo esemplare: un biplano giallo con un fiore rosso al centro che a molti ricordò il marchio di un supermercato. Palesemente semplice di fronte alle rivali architetture e di minore impatto scenico, il biplano di borgata fu tuttavia l’unico quel giorno a levarsi in volo, strattonato dai venti riottosi dei polder, scelti come terreno di gara.

Testimoni, tecnici, pubblico e giuria azzardarono le più curiose ipotesi sulle complesse implicazioni degli elementi quando agiscono in una particolare situazione. Altre questioni rimasero insolute.

Quando gli chiesero di  condividere il progetto, lui ne restò sorpreso. Scese dal podio, prese un quaderno dalle prime file e con la penna del supermercato vi tracciò il suo concetto di aerodinamica.  Restituì il quaderno. “Non ne avevo mai fatto uno prima d’ora” disse ripensando alla sua grafia fossile da terza elementare, “e ho ancora qualche dubbio al riguardo”. Lo aspettarono pazientemente per dieci anni.

 

Installazione - Ferrara
Installazione artistica nella corte di un palazzo storico – Ferrara

Microstoria #25

L’imprevedibilità dei suoni

Era una donna particolare e di lei mi piaceva tutto. Un giorno prese uno dei miei quaderni per appuntarvi i rumori che provenivano dal cielo. Mi spiegò che dei suoni dobbiamo accettare tutto, anche l’imprevedibilità e quell’assurda inspiegabile dilatazione: “il suono è come un colore che si spande a dismisura”.

Poi riprese quel suo strano elenco e vi aggiunse il fremito della luna in transito nel cielo di Settembre, che a suo dire era ben diverso da quello di Agosto.

Una notte mi trascinò fuori e indugiammo sotto il cielo ruvido. “Zitta ora” disse “si va a caccia di stelle. Guarda come ti acchiappo l’Orsa Maggiore”.

Margherite

Microstoria #21

Lo spago trattiene

pezzetti di stoffa

(guarda bene, non nuvole colorate)

cuciti con cura

alla cornice del cielo

 

lo spago trattiene

a malapena l’ago,

due punti dolenti

 

nella tragedia dei nomi

una mappa per attraversare

il deserto dei ricordi

 

china, riprende il lavoro

la mano abituata

a comandare le maree

 

in ogni pezzo una scena,

(spezzi il filo coi denti)

il resto vola nel soffio

 

è il tempo

dicevi (è lui)

a strapparli via

Venezia, Isola della Giudecca
Venezia, Isola della Giudecca

# 3